COKO PER NAGUISA
1.CHI E' FABIANA? COME DEFINIRESTI TE STESSA?
Sono attratta dai dettagli, dai piccoli particolari che spesso gli altri non notano. Li cerco e li valorizzo, perché spesso è lì che sta il valore delle cose.
Unicità, forse, è la parola che cerco da sempre di associare a me stessa e che spero mi rappresenti anche agli occhi degli altri.
Ho studiato per anni l’arte e il senso del bello, per scovarne il ruolo e lo scopo all’interno della nostra società. È così che sono approdata a Milano, dove ho frequentato l’Accademia di Brera.
Il mio modo di essere, di percepire la mia unicità, mi ha inizialmente destabilizzata, soprattutto in una città così veloce, che fa dell’interscambialità delle relazioni umane il suo unicum. Con il tempo ho però imparato a ritagliarmi il mio spazio, a crearmi un mio posto in quel mondo così psichedelico, facendo un ulteriore passo fondamentale verso la Fabiana di oggi.
Il mio primo bottone credo di averlo cucito all’età di 4 anni. E già allora, mi perdevo per ore a guardare mia nonna cucire. Non c’era nulla che mi affascinasse di più, le sua mani, l’ago e il filo, erano un piccolo incantesimo ai miei occhi di bambina.
E poi mia madre... la guardavo farsi bella la domenica, curare con dedizione e meticolosità ogni gesto, scegliere con amore ogni dettaglio.
Ed ecco che, crescendo, ho capito che non era solo un incantesimo quello che vedevo, non era solo ammirazione quella che provavo. Erano le basi di una passione, di una vocazione forse, di quello che avrei voluto fare da grande. Ed ho capito che avrei potuto condividerle con altre donne, all’interno di uno spazio - il mio negozio - in cui avrei potuto farle sentire uniche, regalando loro la stessa cura e la stessa bellezza che vedevo in mia madre e nei suoi riti domenicali.
2.QUANDO HAI APERTO COKO? POTETE DARCI UNA BREVE STORIA DEL NEGOZIO? CHE COSA TI HA SPINTO AD AVVIARE LA TUA ATTIVITÀ?
Milano sta sullo sfondo di quella che sono oggi. La città mi ha influenzata, mi ha permesso di diventare ancora più curiosa ed entusiasta, ha dato spazio alla mia voglia di sperimentare.
Alla fine del 2014 sono rientrata a casa, dopo gli anni milanesi e qualche esperienza di lavoro all’estero. Ed è proprio in quell’anno che ho iniziato a lavorare per quello che, qualche anno dopo, sarebbe diventato “il mio posto”, Coko - non solo un negozio, ma anche uno stile di vita, che mi rispecchia e in cui altre donne possono riconoscersi.
Amo definirlo come un piccolo grande progetto, che si evolve continuamente, come me. Cerchiamo di non seguire le tendenze, perché abbiamo l’ambizione di crearle, di essere uno spunto, un’ispirazione, un’idea positiva per chi ci sceglie.
Al centro di tutto ci sono ovviamente le donne, alle quali penso quando faccio ogni scelta... dai brand all’arredamento, dai colori della mia palette alla comunicazione.
3.UN MOMENTO CHE RICORDI.
Che domanda bella e difficile! Ho tantissimi ricordi legati a Coko, per me è “casa” e passo qui più tempo che in qualsiasi altro posto. Per questo è stato la cornice di tanti momenti che sono rimasti impressi nella mia mente e ai quali associo emozioni e sentimenti forti.
Se devo scegliere, allora torna subito alla memoria l’istante in cui, come una furia, è entrato dalla porta Zadoc, quattro zampe, una coda e un cuore enorme, che sarebbero diventati il mio miglior amico.
E poi ne ricordo un altro.. è nel minuscolo bagno di Coko che ho fatto il test di gravidanza. Gioia e paura insieme. Il timore di non riuscire a crescere un figlio e contemporaneamente portare avanti con la stessa energia un’attività così piena di vita. E ricordo l’abbraccio di mio marito, quel giorno.
4.QUALE E' IL CONTRIBUTO DI NAGUISA A COKO? E AI TUOI CLIENTI?
Perché Naguisa?
Ho scelto Naguisa perché la sua filosofia si sposa completamente con il mio negozio.
“ perché avere delle belle scarpe se poi non ci puoi camminare?”
Adoro avere un prodotto dal design unico, raffinato e soprattutto comodo, da poter proporre alle mie clienti.
Per molto tempo ho cercato un marchio di scarpe affine al gusto degli abiti che scelgo.
Le mie clienti sono rimaste piacevolmente colpite dall’atmosfera retrò e dalle suggestioni che le forme di Naguisa suscitano nel loro immaginario.
5.COME DEFINIRESTI LAVORARE CON IL TEAM DI NAGUISA? PER TE COSA CI RENDE DIVERSI?
La mia avventura con Naguisa è iniziata da poco, ma sono molto felice di essere stata scelta per far parte di questa raffinata community.
Questo è un progetto pieno di attenzioni verso i materiali, le lavorazioni artigianali, ed empatia verso i negozi che distribuiscono il marchio. Questa intervista è l’esempio che ciascuno di noi, che fa parte del team, è considerato importante.
6.DI TUTTI I NOSTRI DESIGN AD OGGI, QUAL È IL TUO PREFERITO?
È la mia prima collezione estiva e “UGA” è il modello che mi ha fatta innamorare! Credo sia il design che più mi rappresenta.
Quando penso ad UGA immagino di passeggiare con mio marito e mia figlia, nel piccolo centro storico del paese nel quale vivo, alla ricerca di qualche straordinaria prelibatezza del nostro territorio.
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